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Negli ultimi anni il fenomeno dell’influenza sui social media è stato agevolmente sfruttato dai Brand più visionari.

Già da molto tempo si è cominciato a ragionare sull’inefficacia della comunicazione one-to-many, rappresentata prima di tutto dalla pubblicità televisiva. Questo perché in un mondo pilotato dai social (è bene esserne consapevoli!), la finzione non è più di casa e tutti i segreti e le strategie di convincimento della pubblicità sono ormai stati smascherati.

I social, infatti, sono popolati non soltanto da chi stacca dalla routine quotidiana, ma anche da specialisti di settore capaci di realizzare contenuti interessanti che arrivano agli occhi e alle orecchie di molti.

Avete presente quei filmati in cui si svelano i trucchi della pubblicità dei cibi, per renderli più appetibili in foto e video? Pizze estremamente filanti, tortini dal cuore caldo morbidissimo e cappuccini perfetti: dietro si nascondono strumenti che hanno ben poco in comune con il cibo: colla vinilica, schiuma da barba e cera plastica.

Immaginate adesso che lo stesso creatore del video vi consigli un Brand di cui è certo non abbiano mai fatto uso di questi trucchetti. Vi sentireste sicuramente in parte rassicurati e magari provereste anche quel determinato prodotto, vero?

Il mondo dell’Influencer Marketing fa proprio questo: i Brand scelgono il volto che più si addice alla loro campagna per associazione di interessi, e definisce con questo una campagna strategica che possa influenzare i suoi follower e dunque incrementare il riconoscimento del prodotto.

È una strategia che risulta estremamente efficace perché avvia un tipo di comunicazione di nicchia, capace di individuare esattamente il target utile al proprio Brand, senza sprecare inutili risorse nel tentare un approccio con chi non è interessato a quel tipo di prodotto o servizio.

Naturalmente è bene specificare che esistono diverse tipologie di influencer da poter coinvolgere nella campagna: spesso si crede che un volto molto noto possa essere più accattivante ed efficace, ma non è sempre così. Gli influencer molto noti derivano spesso dalla tv, e capita spesso che abbiano competenze lontane da quelle di cui si necessita.

I micro influencer, quelli cioè di più piccole dimensioni, sono spesso i più capaci di aumentare il ROI aziendale, perché più competenti e più strettamente collegati al pubblico di riferimento da un sentimento di stima e fiducia.

È dimostrato che ricorrere ad una strategia di Web Influencer aumenta di ben 5 volte l’efficacia delle campagne di web marketing!

Il consiglio che continueremo a ripetere è sempre uno: il Brand deve prestare molta attenzione all’influencer che sceglie per la propria campagna, perché il numero di follower è un dato relativo se l’influencer scelto non è consono all’ambito scelto; lo stesso vale per l’influencer: scegliere campagne che ben si adattino al proprio profilo conoscitivo, in modo da non ledere la propria credibilità.

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Fonte: https://scuolaitalianainfluencer.com/influencer-marketing-investire-strategie-campagne/